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PROGETTI

A SCUOLA DI

OPENCOESIONE

COME VENGONO SPESI I SOLDI PUBBLICI SUL NOSTRO TERRITORIO?

QUALI PROGETTI VENGONO FINANZIATI?

COME AGISCONO DAVVERO PER MIGLIORARLO?

A SCUOLA DI OPENCOESIONE (ASOC) è una sfida didattica e civica rivolta a studenti di istituti secondari di secondo grado:

Partendo dall'analisi di informazioni varie e dei dati in formato aperto, pubblicati sul portale OpenCoesione,  gli studenti scoprono come i fondi pubblici  vengono spesi sul proprio territorio e verificano l'efficacia dei progetti approvati e finanziati

con fondi europei.

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IL NOSTRO MONITORAGGIO

Monitoraggio civico: ricostruire la storia di uno dei progetti finanziati con fondi dell'Unione Europea e verificare se i lavori programmati sono stati realizzati in tutto o in parte e analizzare le eventuali cause della mancata realizzazione. 

Noi studenti del Liceo "Eleonora Pimentel Fonseca" di Napoli stiamo monitorando il progetto "Castel Capuano, antico tribunale luogo simbolo della legalità". Si tratta di un progetto presentato dal Ministero della Giustizia e approvato nel 2011 nell'ambito del PON "Sicurezza per lo Sviluppo" 2007-2013. Scopo del progetto: diffondere la cultura della legalità attraverso interventi di recupero degli impiamti dell'edificio e la realizzazione di laboratori multimediali utilizzabili dai ragazzi del territorio.

Castel Capuano ha rappresentato il luogo della giustizia a Napoli per circa cinque secoli ed  è stato la sede del tribunale napoletano dal 1540 al 2007.

Oggi gli uffici giudiziari sono stati  trasferiti al Nuovo Centro Direzionale, ma pensiamo che sia necessario realizzare al più presto  le opere di recupero programmate per restituire l'edificio di Castel Capuano al popolo napoletano.

CHI SIAMO

Siamo gli studenti della classe 2^ sez. A dell'Indirizzo Scienze Umane del Liceo Statale "Eleonora Pimentel Fonseca" di Napoli e abbiamo deciso di partecipare al progetto "Ascuoladiopencoesione" per sentirci cittadini attivi. Abbiamo dovuto scegliere un progetto finanziato con fondi europei e monitorarlo. In pratica, attraverso la ricerca dei dati aperti, i cosiddetti "OPENDATA" e altri dati che sapremo raccogliere, dovremo verificare l'efficacia del progetto, lo stato di attuazione, ed eventuali criticità. Abbiamo consultato il sito www.opencoesione.gov.it e abbiamo scelto tra i vari progetti da attuare nel nostro territorio: "Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità". E' piaciuto a tutti noi l’idea di puntare al concetto di legalità e di riscoprire la storia di questo edificio così antico, posto nel cuore del centro storico di Napoli. Fino al 2007 il Castello è stato la sede del tribunale e le strade intorno all’edificio sono state percorse da avvocati e giudici, con un via vai di gente che attraversava i vicoli di Napoli. Oggi nel Castello si svolge solo qualche isolato incontro culturale e la zona è trafficata dai residenti e, negli ultimi tempi, dai turisti che visitano la nostra città.

Ci incuriosisce scoprire la storia di Castel Capuano. Nello stesso tempo vogliamo fare qualcosa perché l'edificio riapra le sue porte e le sale del Castello riprendano ad essere frequentate da giuristi, da “uomini di legge”, che trasmettano il senso della giustizia.

Pensiamo che sia importante per tutti avere un simbolo di legalità “vivo” in un quartiere così popolare di Napoli. Ed è sulla legalità che vogliamo costruire il nostro futuro!

Partiamo alla ricerca dei dati!!!

Scopriamo che il progetto  nacque  all’interno del Programma Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza” 2007-2013, che si poneva l’obiettivo di “diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e le imprese, contribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da maggiore pervasività e rilevanza dei fenomeni criminali e all’incremento della fiducia da parte della cittadinanza e degli operatori economici”. 

Il Programma sarebbe stato co-finanziato al 50% dall’Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR) e dallo Stato italiano con lo scopo di diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e le imprese, in quelle regioni in cui i fenomeni criminali limitano fortemente lo sviluppo economico.

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno fu individuato soggetto programmatore del progetto.

Soggetto attuatore fu, invece, il Ministero della Giustizia - Direzione generale per la gestione e la manutenzione degli uffici ed edifici del complesso giudiziario di Napoli. Per il progetto fu previsto un finanziamento di 3.500.000,00 euro e l'inizio lavori fu previsto il 1 aprile 2012.

A questo punto furono programmati i lavori, che prevedevano l’adeguamento degli impianti e la realizzazione di nuovi impianti elettrici e di condizionamento, con opere di demolizione e di risanamento, come risulta dalla Relazione tecnica del Ministero della Giustizia.

Ma, ci chiediamo: perché i lavori programmati non sono stati ancora realizzati, o forse non sono stati mai avviati, tanto che della somma finanziata risulta attualmente pagato solo il 2%, e cioè 78.483,05 euro?

Scoprirlo sarà l’obiettivo della nostra ricerca! Scegliamo il nome della nostra squadra: "LEGALITYSQUAD", Squadra di Legalità!!!

Divisi in gruppi, iniziamo il lavoro! A ciascuno il suo ruolo! Ai designer il compito di elaborare il logo. Analisti e Coder raccolgono i primi dati. I blogger curano il profilo sui social: Twitter, Facebook e Istagram

Scopriamo che su Castel Capuano c’è anche un altro progetto: si tratta dell’intervento compreso nel Grande Progetto Unesco, che punta alla riqualificazione del centro storico di Napoli.

Approfondiamo. Il Grande Progetto Unesco nacque da una Decisione del 2007, con la quale la Commissione Europea approvava la proposta di Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2007-2013 e veniva deciso un elenco indicativo di Grandi Progetti da realizzare. Ente beneficiario: il Comune di Napoli. Individuiamo l’Ente progettista dei lavori su Castel Capuano, la b5 srl Engineering, contattiamo l'Architetto Brancaccio e apprendiamo che i lavori sono iniziati in questi giorni.

Ma a questo punto:ci chiediamo: come mai due progetti sullo stesso edificio, per di più approvati quasi nello stesso momento? Si sovrappongono, o l’uno esclude l’altro? Analizzeremo i documenti per comprendere i motivi di questa scelta.

Tra l’altro nel ricercare dati utili ci accorgiamo che il bisogno di riaprire le porte di Castel Capuano al popolo napoletano è stato avvertito già da anni e leggiamo che nel 2011 è stata costituita la Fondazione Castel Capuano, con l’obiettivo specifico di creare un polo di alta formazione giuridico forense.

A questo punto fissiamo gli obiettivi della nostra ricerca:

·         Ricostruire la storia di Castel Capuano;

·         Comprendere le motivazioni che hanno portato alla nascita di due progetti, quasi contemporanei, sul recupero di Castel Capuano;

·         Ricostruire le cause del rallentamento, o addirittura del mancato inizio, dei lavori che erano stati programmati;

·         Sensibilizzare le Autorità competenti alla ripresa, o, eventualmente, all’avvio, dei lavori programmati;

·         Analizzare la ricaduta sociale di Castel Capuano  come sede di legalità nel centro storico di Napoli, confrontando i dati relativi agli atti di criminalità commessi prima e dopo il 2007, anno in cui avvenne il definitivo trasferimento del Tribunale da Castel Capuano al Nuovo Centro Direzionale.

Ora ci organizzeremo per raccogliere i dati e analizzarli. Subito dopo contatteremo le Autorità interessate alla realizzazione dei lavori progettati, nella speranza che ci aiutino a ricostruire la storia del progetto

Infine, intervisteremo i residenti della zona in cui si trova Castel Capuano per ascoltare direttamente da loro se il tenore di vita di chi abita nel cuore di Napoli ha risentito della chiusura del Castello e del trasferimento degli uffici giudiziari in altra sede.

Nell’analisi e nella elaborazione dei dati saremo supportati dalla Sede Territoriale dell’Istat per la Campania.

Nello svolgimento del Progetto saremo affiancati dal Centro Europe Direct Lupt “Maria Scognamiglio e dall’Associazione Noi@europe.

Contattateci, seguiteci sui social. Abbiamo bisogno del vostro supporto!!!

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